LA STORIA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI CARPENEDOLESI
Il primo campo di calcio è sorto in Via per Castiglione (ora Via 4 Novembre) su iniziativa dei Dirigenti Politici locali che avevano volontariamente raccolto un fondo iniziale di 19.825 lire con una sottoscrizione di azioni del valore di € 25 cadauna iniziata fin dal 1927 da destinare all’acquisto dell’area ove costruire il campo di calcio denominato “Campo Sportivo del Littorio”.
Era l’anno 1929.
Con delibera n° 492 del 16 dicembre 1930 si autorizza l’acquisto di quest’area e la spesa per il prolungamento delle muraglie. Il campo successivamente realizzato su quest’area ha svolto la sua funzione di impianto sportivo fino al 1982 ospitando: gli allenamenti, le partite della prima squadra e delle giovanili, dal 1983 fino al 2006 è servito per gli allenamenti e l’attività giovanile. Ora su quest’area è stata realizzata una nuova scuola materna con annessa le nuova sede dell’Asilo Nido, opere inaugurate nell’autunno del 2008.
Durante tutti quegli anni ha dovuto essere sottoposto a molti interventi di manutenzione e di adattamento alle norme federali per potervi svolgere l’attività agonistica.
Nell’estate del 1957 ad esempio il Comune si impegnò a ricostruire la muraglia di cinta mancante sul lato est (era stata demolita per collegare l’area del campo ai campi confinanti ed aumentare lo spazio da utilizzare in occasione
della Fiera di S. Bartolomeo per accogliere il bestiame bovino in questo nuovo spazio).
La recinzione del terreno di gioco era limitata a dei cavalletti di ferro che sostenevano tre fili e dal 1959 la recinzione venne sempre più potenziata per separare gli spettatori dal campo ed evitare fatti incresciosi.
Gli spogliatoi fino al 1965 non esistevano. Le squadre erano ospitate nelle stanze del mulino della famiglia Fezzardi (Malvasi - Risol) situate all’esterno del campo e l’acqua fresca ed abbondante del fontanile della Paiana, che scorreva all’esterno del mulino, serviva per togliersi il fango e lavarsi alla bella meglio al termine della partita. L’arbitro era ospite nella cucina della famiglia Fezzardi.
Durante l’estate del 1965 il Sindaco Zonta Gottardo fece costruire gli spogliatoi impiegando i nuovi salariati comunali assunti, guidati da Giovanni Bresciani che resteranno in uso fino al 2006. Verso il 1995 vengono aggiunti degli spogliatoi prefabbricati per venire incontro alle esigenze delle numerose squadre giovanili.
All’ingresso del campo venne costruita una stanzetta che servì da biglietteria e da piccolo bar, dove durante il periodo invernale si riscaldavano degli ottimi “brúle”, si vendevano caramelle e bibite ed il ricavato veniva versato nelle casse dell’A.C. Carpenedolo.
Le prime tribune scoperte erano quattro o cinque gradini appoggiati al centro della muraglia sulla destra dell’ingresso.
Quando nell’estate del 1974 furono eseguiti dai salariati comunali i lavori richiesti dalla F.I.G.C. per poter partecipare al Campionato di Promozione si dovette riposizionare il rettangolo di gioco avvicinandolo all’ingresso e addossandolo alla muraglia di destra. Fu demolita la tribuna esistente e anche un tratto di muraglia a sinistra su Via Trento incorporando un pezzo di strada, per rispettare le misure minime nette di gioco di m 100 x 60 oltre a m 1,5 di rispetto tra campo e rete di
cinta.
Le tribune vennero rifatte addossate alla muraglia sulla sinistra dell’ingresso utilizzando i grigliati di cemento prefabbricati che servivano per i pavimenti delle stalle.
Dopo questi interventi straordinari gli incaricati della F.I.G.C. omologarono il campo per poter partecipare al Campionato di Promozione.
Dopo questa soluzione provvisoria si cominciò subito a pensare alla necessità di costruire un nuovo campo di calcio.
Gli strumenti urbanistici che si stavano predisponendo fin dal 1968, avevano indicato una nuova area sportiva nella “zona Chiusarino”
a ovest del paese verso il fiume Chiese comprendente un’area di circa mq 40.000.
Con Delibera n° 409 del 7 dicembre 1974 ilConsiglio Comunale di Carpenedolo approvò all’unanimità dei presenti
“L’ ACCETTAZIONE DI DONAZIONE DI AREA DA ADIBIRE A ZONA SPORTIVA” di proprietà degli eredi del sig. Astori Paolo Ernesto che la cedettero, senza compenso alcuno, per essere destinata a zona sportiva e/o sociale.
Il Primo Piano di Fabbricazione veniva approvato dalla Regione Lombardia nella primavera del 1978, anche Carpenedolo finalmente era dotato di uno strumento urbanistico e si poteva dare avvio all’utilizzo del territorio tramite l’approvazione delle prime lottizzazioni e procedere all’acquisizione delle aree di interesse pubblico.
L’esito positivo di questa acquisizione ha certamente contribuito ad accelerare le pratiche per definire il progetto esecutivo del nuovo campo di calcio e la ricerca dei finanziamenti necessari, oltre al mutuo federale, per realizzarlo e ad opera terminata il costo dell’opera raggiungerà i 300 milioni di lire.
I lavori di realizzazione durarono circa 5 anni e furono eseguiti dalla Ditta Elli Berardi di Nuvolento.
La zona è ottima, ammucchiato il terreno vegetale furono portati numerosi camion di ghiaia per portare il terreno a livello delle strade circostanti. Tutta la zona per settanta metri di profondità era ghiaiosa e pertanto ideale per poter assorbire la pioggia.
Era l’estate dI 1981 ed era giunto il momento di riportare il terreno vegetale sul rettangolo di gioco.
Venne inaugurato il 3 ottobre 1982 e venne intitolato “MUNDIAL ‘82” per ricordare la vittoria nei mondiali in Spagna della nazionale di calcio guidata da Bearzot.
In un secondo tempo viene realizzatala la tribuna scoperta e nel 1988 viene aggiunta la copertura.
Con l’arrivo in Serie “D” nel 2003 e poi con il passaggio tra i professionisti, nell’estate del 2004, in accordo con l’Amministrazione Comunale, fu rifatta, da parte del A.C. Carpenedolo dell’allora Presidente Tommaso Ghirardi, la recinzione del terreno di gioco innalzandola e rinforzandola, furono inoltre aggiunte nuove tribune in tubi prefabbricati onde portare la capienza a 2.700 persone e predisposto un ingresso separato per i tifosi ospiti nella tribuna realizzata sul lato nord, preparata la saletta per
accogliere la stampa prima e dopo la partita, un nuovo spogliatoi per gli arbitri, la saletta per il prelievo doping per adeguarlo alle richieste federali.
Con il passare degli anni l’area sportiva si è ampliata a più di 60.000 mq e si sono aggiunte nuove strutture sportive. Per primo il Tennis nei primi anni ‘80 su iniziativa della Ditta F.I.R. e poi ampliato con nuovi campi coperti, anche un campetto pure coperto per il calcetto per interessamento del Tennis Club, il Bocciodromo (1998), la Piscina coperta (2003), un campo di calcio in sintetico (2006) in collaborazione con il Tennis Club, una nuova palestrina in aggiunta al Bocciodromo (2009) in collaborazione con la Società Bocciofila “Magri Gomme”.
Già alla fine degli anni ‘80 il Gruppo Alpini di Carpenedolo ottenne dall’Amministrazione Comunale di utilizzare gli spazi all’ingresso dello Stadio “MUNDAL 82” e di adattarli alle loro esigenze come sede e per gestire un servizio Bar durante le partite di calcio. Nel 1992 viene inaugurato il primo ampliamento dello spazio allungando la sala verso est lungo la muraglia e nasce la loro prima sede.
Poi il Gruppo Alpini nel 2009 ottiene dall’Amministrazione comunale la messa disposizione in comodato gratuito per cinquant’anni di nuovi spazi per poter ampliare la sede e nell’aprile del2010 viene inaugurata la nuova costruzione: un edificio imponente e di ottima fattura con nuovi locali e impianto di cucina di ottimo livello e che con un grande porticato antistante certamente migliora anche l’ingresso al “MUNDIAL ‘82”. Un ottimo punto di riferimento per le loro affollatissime Feste Estive.
Tratto dal libro
“Carpenedolo e il calcio”
scritto da Pier Luigi Zaniboni.